Disegni
viaggianti che raccontano il mondo.
Partivo
per le vacanze in Molise e le dissi "ti
scriverò ogni giorno" mi inventai di inviarle cartoline che
poi avrebbe
ricomposto come un mosaico. "Gliene inviai tredici. Da quell'estate
continuai a mandare cartoline soprattutto a me stesso, era un modo per
volermi
bene."
Così
Antonio Mascia, "Cartoliniere per
Amore", inizia 40 anni fa a coltivare una passione quella per le
cartoline.
Antonio
le colleziona, le conserva, ma solo dopo averle
fatte viaggiare da un capo all'altro del mondo.
Lui
docente di scultura, collezionista, artista Sui
Generis disegna le sue splendide cartoline con una penna Bic blu. Sono
piccole
miniature che rappresentano situazioni oniriche, fantastiche, momenti
di vita
reale, oggetti particolari trovati al Mercatino
Torino Corso Traiano.
Le
strategie sono tante per riportare a casa un
pezzo di mondo "consegno ai miei amici cartoncini bianchi e quando sono
dall'altro lato del pianeta me le rispediscono...ed io ci disegno
sopra.
Argentina, Australia, Nuova Zelanda, Iran, Iraq, Afghanistan sono solo
alcuni
posti del mondo da cui ho ricevuto cartoline bianche...con grande
stupore del
mio postino."
"Una
volta ho disegnato una miniatura di tre
mie cugine che facevano i pomodori in Molise la cartolina proveniva
dall'Iran e
allora le ho rappresentate con dei vestiti orientali. L'amico da cui
l'avevo
ricevuta mi disse - sai che da noi si fanno proprio così
pomodori - ...ogni
mondo è paese."
Antonio
Mascia, quello che oggi è il cartoliniere,
nel 2007 a Isera espone per la prima volta queste piccole grandi opere
al museo della cartolina.
"L'arte
si vive nei luoghi inaccessibili
alle persone normali. Il mio obiettivo è andare verso di
loro." (Antonio
Mascia 2021)