Di
seguito, le parole dell’articolo “La
seconda vita dell’usato, la crisi modifica i consumi”
che è stato
pubblicato sul quotidiano La
Provincia Pavese per la
17° Festa
Nazionale del Riuso del
Mercatino di Pavia.
Il
telefono da parete in bachelite anni ’40 e il servizio di
posate in
acciaio inox. La macchina per scrivere Olivetti e i pantaloni da uomo.
E poi
mobili, elettrodomestici vecchi e nuovi, lampade, abiti, giocattoli e
libri di
seconda mano. E pronto per una seconda vita.
Vintage
e
“nuovo” al Mercatino
di via Carati a Pavia,
uno dei 200 punti vendita italiani del franchising
che propone la compravendita
dell’usato. Da
mercoledì a domenica ha
celebrato la 17° festa nazionale del riuso.
«Sono
passati molti clienti nuovi – spiega il titolare, Angelo
Patanè
– In questi 8 anni il giro di persone è cresciuto.
Sia di chi ci porta gli
oggetti da esporre in conto vendita, sia di chi compra».
Famiglie che devono
arredare casa, studenti in trasferta, persone anziane. «Le
famiglie sono la
nostra prima fonte di ricavi – conferma Sebastiano
Marinaccio,
presidente italiano di Mercatino – Arredare una casa da noi
costa in media il
70-80% in meno rispetto al negozio. Con la crisi la tendenza a pescare
nell’usato si sta consolidando. Ma c’è
anche chi viene da noi perché crede
nell’importanza del riciclo e nel rispetto
dell’ambiente. Ciò che viene
rivenduto non finisce in discarica, ha una seconda vita. Abbiamo 10
milioni e mezzo
di clienti in tutta Italia».
Nell’ex
officina di via Carati il reparto mobili, materassi,
elettrodomestici è il più gettonato.
«C’è chi si arreda la casa –
spiega Patanè
- Abbiamo clienti che passano tutti i giorni e cercano
l’affare». Il microonde
a poche decine di euro, la lavatrice mai usata perché di
misura sbagliata, la
pianola, il passeggino. Chi porta e vende incassa il 50 per cento del
ricavato.
Chi acquista risparmia.
Complimenti
da tutto lo Staff al
Mercatino di Pavia!
Mercatino
Franchising