Siamo felici e orgogliosi di leggere l’aggiornamento al Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti recentemente pubblicato dal Ministero dell’Ambiente. Il Programma è stato adottato dal Ministero il 7 ottobre 2013. L’aggiornamento affonda le radici nel lavoro di lobby svolto da Rete ONU (Rete Nazionale Operatori dell’Usato), e in particolare nel lavoro del nostro Presidente Marinaccio con il precedente Ministro Orlando, presente anche alla conferenza stampa della Mercatino SRL svoltasi il 6 dicembre 2013 a Torino.
Va comunque specificato che l’aggiornamento del programma, presentato il 15 gennaio u.s alla Presidenza del Senato dall’attuale Ministro Galletti, è, essenzialmente, una dichiarazione d’intenti. Indicazioni di legge vere e proprie, con provvedimenti fattivi e concreti, stavano invece arrivando con gli emendamenti al collegato ambientale, che includevano, tra le altre cose, orientamenti sull’incentivazione al settore. Purtroppo il collegato ambientale è stato, in toto, stralciato dal Senato.
In ogni caso, la Mercatino Franchising reputa di fondamentale importanza che le istanze degli operatori dell’usato vengano recepite, ma crede sia estremamente importante, come ha anche ribadito il portavoce di Rete ONU Antonio Conti, che il Ministro Galletti partecipi a un tavolo di lavoro con gli operatori dell’usato. Antonio Conti ha manifestato apprezzamento verso il contenuto della relazione d’aggiornamento, ma ha fatto anche appello perché sfoci presto in atti concreti capaci realmente di sostenere e aumentare la prevenzione dei rifiuti in Italia.
Il Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti richiama eventi di particolare importanza, quali il Premio Nazionale sulla Prevenzione dei Rifiuti, che ha visto la Mercatino Franchising vincitrice nella prima edizione, e la Settimana Europea dei Rifiuti, a cui abbiamo preso parte nelle edizioni 2012/2014.
Nell’aggiornamento del Programma troviamo temi importanti quali l’ecofiscalità e il riutilizzo.
L’ecofiscalità prevede modifiche alla normativa nazionale di settore come: l’implementazione della tariffa puntuale, che contribuirebbe nel medio-lungo periodo ad una riduzione o stabilizzazione dei costi del servizio; la revisione dei meccanismi di tassazione dei conferimenti in discarica; l’aumento della quota del tributo che le Regioni devono destinare alla promozione di misure di prevenzione dei rifiuti; infine, l’introduzione di sistemi fiscali o di finanziamento premiali per i processi produttivi ambientalmente più efficienti, e in particolare quelli che garantiscono una minor produzione di rifiuto.
Sarebbe interessante - si legge negli spunti di riflessione della relazione - iniziare a discutere, come sta avvenendo in Francia e in Inghilterra, della possibilità di applicare l’IVA agevolata per tutte le attività di prevenzione; aliquote IVA differenziali sulla base dell'impatto ambientale dei prodotti in commercio; premialità/agevolazioni fiscali per le aziende che si impegnano in attività di ricerca e sviluppo, eco-design, prevenzione rifiuti, riparazione merci e riutilizzo. Il documento conferma quanto sia sempre reputato importante, a livello nazionale ed europeo, il potenziale economico, ambientale e sociale del riutilizzo. Diventa per questo fondamentale accelerare l'iter che porterà all'emanazione dei decreti ministeriali previsti dal comma 2 dell'art. 180-bis del D.lgs 152/06 (e richiamati dallo stesso Programma nazionale di prevenzione).
D'altra parte la norma definisce bene gli obiettivi dei decreti in questione: favorire la progettazione di beni più durevoli anche attraverso la loro riparabilità e riutilizzo (ciò vale in particolare per i RAEE ed eventualmente per i rifiuti di mobili e beni tessili, come dimostrato dal caso francese); definire le modalità operative per la costruzione di centri e reti accreditati di riparazione e riutilizzo in sinergia con i centri di raccolta dei rifiuti urbani; la definizione di procedure autorizzative semplificate e di un catalogo di prodotti e rifiuti sottoponibili a riutilizzo e preparazione al riutilizzo. Su questi temi sono stati individuate, tra gli stakeholder a livello nazionale, sia la Rete ONU che il progetto (Life+) PRISCA.